“Alice, cosa ti è piaciuto di più di questo oratorio estivo?” – “Stare con gli altri bambini”. Ed è proprio così che la nostra parrocchia, grazie all’impegno di tanti tra educatori, animatori, genitori, volontari, allenatori, ha trasformato in realtà il desiderio covato per mesi dai nostri ragazzi di riappropriarsi dei luoghi, dei colori, dei valori, delle relazioni e della vita comunitaria. Il tutto nell’assoluto rispetto delle regole igienico-sanitarie e di distanziamento sociale imposte dall’emergenza in atto: la misurazione della temperatura a bambini ed accompagnatori all’ingresso, la pulizia costante delle mani durante tutta la giornata e l’obbligo di indossare la mascherina (tranne nei momenti di attività fisica all’aperto), l’organizzazione in piccoli gruppi omogenei di bambini sempre accompagnati da uno o più adulti con spazi dedicati e ben distanziati, rigorosamente igienizzati ad ogni cambio attività ed alla fine della giornata. E’ stato un oratorio estivo “insolito”, mancavano i grandi numeri, i giochi di squadra, il mangiare tutti insieme, la piscina… ma lo stile educativo unico, che non si dimentica di proporre il Vangelo, soprattutto attraverso la testimonianza, il racconto di sé e il servizio gratuito, era presente più che mai. Ed è così che l’esperienza “Summer life” è stata l’occasione, per i nostri ragazzi, di guardare con occhi nuovi le cose di sempre, riscoprendone la bellezza, per riappropriarsi del senso più profondo dei legami e delle relazioni. Grati di questa opportunità a Dio e a tutti coloro che hanno collaborato, vi lascio con uno dei tanti indovinelli inventati dal parroco – appuntamento fisso di quasi tutte le mattinate oratoriane: “Sono un monarca ma non amo comandare…piuttosto mi piace volare. Cammino piano, con la mia bocca mi preparo una casa da cui spiccherò il volo. Chi sono?”. Buon divertimento!