Nel cuore della zona sud-ovest di Milano, tra le vie del quartiere Giambellino-Lorenteggio, sorge il progetto del Pala Murialdo, un’ambiziosa risposta a una realtà fatta di povertà, abbandono e microcriminalità. Qui, dove la fragilità si fa sentire soprattutto tra i più giovani e gli anziani, nasce l’idea di un luogo che sfidi il declino sociale e riaccenda la fiamma della comunità.

Il contesto è duro: i giovani si perdono in un mondo virtuale, lontani dagli adulti e dalle opportunità reali. La cultura del “noi” sembra svanire, lasciando spazio a disinteresse e violenza. Ma qui, tra strade trascurate e divisioni sociali, sorge un punto luminoso: il progetto del Pala Murialdo.

Le sue fondamenta sono solide: un impegno educativo per riconnettere generazioni, un’alternativa positiva alle tentazioni del disagio giovanile. L’obiettivo è chiaro: educare giovani “buoni cristiani e onesti cittadini”, seguendo l’ispirazione del Murialdo.

L’approccio è innovativo: non più solo cortile e svago, ma centri di interesse strutturati attorno agli interessi dei ragazzi. Sport, cultura, tempo libero: una varietà di attività coinvolge bambini, ragazzi e famiglie.

Al centro del progetto, una tensostruttura all’avanguardia ospita basket, pallavolo e ginnastica.

Il Pala Murialdo non è solo una struttura, ma un simbolo di speranza in un quartiere in trasformazione, dove l’educazione e la solidarietà aprono porte verso un futuro migliore.

SPONSOR DI PROGETTO: Fondazione Cariplo, Fondazione Vodafone, Fondazione Vismara, Fondazione Barbara Genovese